Come già annunciato nei passati mesi, il tanto nominato “Superbonus” giungerà al termine quest’anno, passando dal 110 al 70% a partire dal 1° Gennaio 2024.

L’ipotesi di una proroga a questa data di scadenza, è in discussione dal Ministero dell’ Economia, ma una decisione del genere tenderebbe ad impattare notevolmente sui conti pubblici. D’altro canto, viene considerato pure il rischio di uno stop improvviso dell’edilizia e dei cantieri in corso d’opera. Uno studio di settore, già in corso, potrebbe essere una proroga riservata sulla base dello stato avanzamento lavori, dimostrando di aver compiuto già il 60% dei lavori.

 

LE VARIAZIONI AL SUPERBONUS

Come già anticipato, la percentuale di scontistica fiscale, associata a lavori per la riqualificazione energetica edilizia diminuirà al 110% al 70% nel 2024 con previsioni di ulteriore discesa al 65% nel 2025, mentre potranno ancora godere dell’intera aliquota al 110% le abitazioni situate nei comuni che hanno subito eventi sismici a partire dal 2009 o quelle collocate nelle aree alluvionate.

 

AGEVOLAZIONI EDILIZIE PER IL 2024 E 2025

Una delle ultime direttive emanate dalla UE e denominata “Casa Green”, prevede il rifacimento di milioni di immobili con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale, i consumi di energia oltre che migliorare il decoro dell’intero tessuto urbano. Detti interventi ovviamente risultano difficoltosi da affrontare per il cittadino, proprio per questo il Governo sta tutt’ora lavorando al fine di ottenere bonus edilizi permanenti e ovviamente rapportati alla situazione reddituale di ogni contribuente.

 

BONUS IN VIGORE

Per il 2024 restano in vigore Ecobonus e Sismabonus sfruttabili a mezzo detrazione a 10 anni per il primo e 5 anni per il secondo.

Rimane attivo anche il bonus ristrutturazione con una detrazione del 50% spalmata in 10 anni e calcolabile su una spesa massima di 96.000 €. Si prevede una diminuzione dell’aliquota nel 2025 al 36% calcolabile su una spesa massima di € 36.000 €.

Il bonus mobili nel 2024 verrà ridimensionato a 5.000 € a differenza degli 8.000 € attuali e con previsione di rinnovo anche per il 2025.

Il bonus barriere architettoniche resta anch’esso disponibile per l’anno prossimo, nella misura del 75% detraibile in 5 anni e su un’esposizione massima di 50.000 €.

 

STOP ALLE CESSIONI DEL CREDITO E/O SCONTI IN FATTURA

La possibilità di cedere i crediti d’imposta maturati dai vari bonus o di ottenere dalla ditta stessa, direttamente uno sconto/prezzo, è terminata il 17 Febbraio 2022 ma resta tutt’ora attiva la possibilità per alcune categorie di intervento:

– Riqualificazione urbana;

– Interventi su immobili danneggiati da eventi naturali;

– Opere atti alla rimozione delle barriere architettoniche;

– Interventi presso enti Iacp, Onlus o cooperative di abitazione.